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Giorgio Paci Paintings

 

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“Una linea dritta porta all’infinito. Una linea curva è amica dell’anima.”


Da Eraclito prendo in prestito l’idea di un mondo in perenne trasformazione, fatto di opposti che si attraggono, si respingono, si fondono. La mia pittura nasce da questo dialogo continuo tra tensione e armonia, tra caso e controllo, tra gesto e riflessione.

 

Dipingo da molti anni. Il mio percorso ha avuto inizio negli anni ’70, quando frequentavo i territori figurativi della natura morta e dell’oggetto.

 

Ma è stato nel 1994, grazie allo studio presso la Scuola di Arti Ornamentali del Comune di Roma, che ho incontrato nuove direzioni. In quegli anni ho iniziato a sperimentare l’astrazione, inserendo frammenti fotografici fedelmente riprodotti a olio: una riflessione sulla potenzialità espressiva del frammento.

 

Oggi, la mia ricerca si concentra su tutto ciò che è in movimento, su ciò che non è mai identico a sé stesso. Se qualcosa rimane invariato, non mi è dato conoscerlo.

In queste opere recenti, presento un insieme di sperimentazioni sincere: non esaustive, ma emblematiche. Ogni dipinto è un racconto. Come in un romanzo, le figure si dilatano fino a sostituire le parole.

Nei lavori in dripping, il gesto si fa protagonista: caos di azioni singole che si fondono in un equilibrio organico. Altre opere mostrano invece una composizione più strutturata: curve controllate, linee armoniche, contrasti cromatici calibrati.

 

La natura è spesso presenza viva, mai semplice soggetto. Le farfalle volano perché devono volare. I fiori si manifestano secondo leggi che non ci appartengono. 

 

Tutto è trasformazione, tutto tende alla fusione: tra materia e forma, tra colore e luce, tra culture e identità.

I segni nelle mie opere sono ponti: collegano mondi, attraversano differenze, raccontano ciò che siamo e ciò che potremmo essere.

 

Nell’imperfezione trovo la chiave: ciò che sfugge al controllo, la macchia non prevista, la linea storta, il gesto che finisce altrove… sono questi gli elementi che, forse, salveranno il mondo dalla fredda prevedibilità delle immagini artificiali.

 

Mostre selezionate

  • 1994 – Personale, Chianciano Terme, Galleria Orsa Maggiore (Tonino Colloca)
  • 1994 – Internazionale di Celico
  • 1995 – Collettiva, La Villetta, Lido di Ostia
  • 2003 – Collettiva, Le Terrazze, Casalpalocco (Roma)
  • 2025 – Personale "L’Opposto Concorde", Biblioteca Comunale di Terni

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